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Antonio Bergamino "offre una galleria d'immagini, un mosaico fatto di tante tessere che narrano il paesaggio irpino nella sua dolcezza e nella sua durezza. Fotografa piazze, chiese, interni di laboratori, volti, paesaggi, scorci di borghi, momenti di vita sociale e culturale. Riesce a testimoniare la purezza dei luoghi e dei volti anche quando ricordano eventi che si sono succeduti in un modo drammatico a grande velocità." I suoi scatti in bianco "rappresentano l'evidenza del tempo trascorso perché ricordano nomi, persone vicine e lontane, di ieri e di oggi, l'identità tramortita" dal sisma del 1980. Introduzione di Ugo Morelli e Generoso Picone.